O CAPITANO! MIO CAPITANO! CONOSCIAMO MEGLIO MARGHERITA ANDREOTTI
01-03-2021 19:11 - Giovanili
Quale argomento migliore per iniziare la settimana, se non parlare del Capitano Margherita Andreotti. Ci dilungheremo forse più del solito, ma Marghertia non è sola la capitano maglia numero 7 della Fgl Pallavolo Castelfranco; è la giocatrice al nono rinnovo in questa società: il suo è un legame indissolubile con i colori bianco-blu, un rapporto unico e simbiotico. Approdata a Castelfranco all’età di diciannove anni, oggi a ventotto, ripercorre con noi tutto l’iter che l’ha portata ad essere la colonna portante in campo e la giocatrice rappresentativa del Club fuori dal 9x9.
Una carriera atipica la sua, con l’esordio da bambina nella Polisportiva Calcinaia Gatto Verde, ed uno stop dalla pallavolo dagli undici ai sedici: un rammarico ancora oggi per lei, aver perso un periodo di formazione tecnica e tattica così importante. Passato, in seguito, un anno al Casciavola - dove incontra per la prima volta Beba (Francesca De Bellis) - e un anno al Peccioli, arriva a Castelfranco nel 2012, dove trova coach Guglielmo Pucci a guidare la squadra nel campionato di B2. Dopo due anni formanti e l’avvicendamento in panchina al duo Menicucci-Ficini, Margherita debutta da titolare, ottenendo con le compagne nella stessa stagione, la promozione in B1: per lei la conferma a tanto lavoro.
- Domanda d’obbligo per iniziare: cosa rappresentano per te il duo tecnico e la società dopo così tanti anni insieme….
"La Società e gli allenatori hanno sempre creduto in me, più di me stessa. Menicucci e Ficini mi hanno allenato tantissimo, sono per me degli ottimi allenatori, a livello tecnico e umano. Difficilmente abbiamo divergenze ma se succede, entrambi sono pronti a valutare la mia opinione: è stimolante e mi fa sentire il forte legame che si è creato tra noi. La Società mi ha vista crescere. Castelfranco per me rappresenta l’ambiente perfetto, il posto del cuore, mi emoziona parlarne: auguro ad ogni atleta di trovare una dirigenza così, per me è stata ossigeno e sprone a non deluderla".
- E la pallavolo cosa rappresenta nella tua giornata? Hai altri hobby nel post lavoro?
"La pallavolo è sempre la mia scelta, mai una rinuncia. Pallavolo è Castelfranco. Dopo la laurea in economia aziendale ho iniziato a lavorare come impiegata in uno studio commerciale a Cascina: il lavoro ed il volley sono tutto".
-Cosa significata essere il Capitano?
"Dopo che Giulia Caverni, capitano carismatico e trascinante in campo oltre che l’opposto più forte che abbia mai conosciuto nella mia carriera, se ne è andata, la Società mi ha lusingato chiedendomi di sostituirla nel ruolo. Io ero e sono ancora tutto il contrario di lei: insicura ed ansiosa, mi sono chiesta subito se sarei stata all’altezza. La determinazione mi ha fatto tentare, per non avere rimpianti. Con il tempo poi ho capito che ci sono diversi tipi di capitano, ed io ho trovato il mio profilo. Non ho particolari doti, né di carattere né tecniche, ma questa maglia ce l’ho cucita addosso e sono attaccata alla società. Sono una diplomatica, cerco quindi di essere il contrappeso delle tre figure chiave di un Club: la squadra, gli allenatori e la società. Faccio del mio meglio per preservare l’equilibrio tra queste parti. Sono convinta che anche l’armonia generale porti risultati sportivi".
- Che stagione è questa, con il Covid che incombe e minaccia ogni giornata se non tutto il campionato?
"Mascherine in campo, tamponi, rinvii per contagi, incertezze…è tutto strano. Ma giochiamo, siamo privilegiate! Stiamo andando bene e queste emozioni distraggono dalle difficoltà oggettive. Siamo prime, tutte insieme abbiamo deciso che vogliamo provare a raggiungere il massimo ottenibile dalla stagione: abbiamo alzato l’obiettivo, ci vogliamo provare insieme. Abbiamo iniziato con tantissime paure ed incertezze, ma per tutte noi, il risultato ottenuto fin qui è il frutto del nostro attaccamento alla pallavolo. La Società è felice e ce lo dimostra continuamente, in palestra c’è una bella atmosfera. Il pensiero del Covid è fuori dal campo e dallo spogliatoio".
- Definisci la tua squadra, le tue compagne…
"Imperiose, brillanti. Dimostriamo di essere una squadra, non trovo un difetto fin qui. Ognuna di noi dà il suo contributo, ciascuna è il giusto tassello del puzzle: molte personalità diverse, che insieme funzionano. La mia squadra è completezza: esperienza, entusiasmo dalle più giovani, timidezza di alcune che si bilancia alla grinta incontenibile di altre, emotività che si bilancia alla razionalità. Nessuna prima donna, siamo fantastiche!"
Ufficio stampa Asd Pallavolo Castelfranco
Foto di Enzo Oliveri
Fonte: Ufficio stampa ASD Pallavolo Castelfranco